La sedia Plia si distingue per il suo meccanismo di chiusura basato su un perno a tre dischi, un'idea geniale che consente alla sedia di aprirsi e chiudersi con estrema facilità. Questo sistema innovativo ha permesso di ottenere una sedia pieghevole con uno spessore di soli cinque centimetri quando chiusa, facilitando il trasporto e lo stoccaggio senza compromettere la stabilità e il comfort. 

La struttura della Plia è realizzata in acciaio, mentre la seduta e lo schienale sono in polipropilene trasparente, materiali che conferiscono leggerezza e resistenza. La combinazione di questi elementi ha reso la sedia non solo funzionale, ma anche esteticamente piacevole, adattabile a diversi contesti abitativi e professionali.

Presentata al pubblico nel 1967 alla Fiera del Mobile di Milano, la sedia Plia ha riscosso un immediato successo. L'entusiasmo dei visitatori fu tale che molti cercarono di portare via le sedie esposte, costringendo gli organizzatori a legarle con una catena per evitarne il furto. 

Nel corso degli anni, la Plia ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il premio "Gute Form" dalla Camera di Commercio della Repubblica Federale Tedesca nel 1973. La sua importanza nel mondo del design è testimoniata dalla presenza di un esemplare nella collezione permanente del Museum of Modern Art (MoMA) di New York.

Giancarlo Piretti, nato a Bologna nel 1940, ha studiato all'Istituto Statale d'Arte della sua città prima di entrare in Anonima Castelli come progettista. Oltre alla Plia, ha realizzato altre opere significative come la sedia Plona, il tavolo Platone e la sedia DSC 106, contribuendo in modo sostanziale all'evoluzione del design italiano. 

Anonima Castelli, fondata nel 1877, è un'azienda italiana nota per la produzione di mobili di design. La collaborazione con Piretti ha portato alla creazione di prodotti innovativi che hanno lasciato un segno indelebile nella storia del design.

A distanza di oltre cinquant'anni dalla sua creazione, la sedia Plia continua a essere apprezzata per la sua eleganza senza tempo e la sua funzionalità. Disponibile in diverse varianti di colore e materiali, tra cui una versione con seduta e schienale in paglia di Vienna, la Plia si adatta a contesti sia domestici che professionali, confermando la sua versatilità e il suo valore iconico nel mondo del design. 

In conclusione, la sedia Plia di Giancarlo Piretti per Anonima Castelli rappresenta un esempio eccellente di come il design italiano sappia coniugare innovazione, funzionalità ed estetica, creando oggetti che resistono al passare del tempo e continuano a essere fonte di ispirazione.